sabato 18 aprile 2009
Emotional Easter
Appena rientrata dopo una settimana di sole e sorrisi in Italia. Nonostante il terremoto, la crisi ed il governo Berlusconi ho trovato nel mio paese una sorta di energia positiva. Al contrario dell'Irlanda dove si prevedono catastrofi economiche e poverta' imminente in Italia la crisi non e' una novita' e la gente sembra aver rinunciato al pessimismo seppur senza smettere di lottare.
O forse era solo una pausa pasquale.
Davano pioggia, invece c'e' stato un sole pazzesco, 29 gradi e dei colori incredibili.Con me sono venuti due amici spagnoli ed Eva. Vedere il proprio paese con gli occhi di uno straniero e' diverso. Non so se siamo stati fortunati ma tutto sembrava risplendere nelle grandi citta' del NordItalia.
La primavera rendeva tutto piu' affascinante, i vicoli illuminati dal sole ed i gerani sui balconi, i palazzi d'epoca e le grandi fontane, a volte mi dimentico di tutta la storia che mi ha circondata mentre crescevo, storia che davo per scontata, a cui non davo importanza ma di cui ora vado fiera. Orgogliosa del mio paese. anche se come potrebbe fare un figlio, a volte delude o fa delle scelte sbagliate.
Ho girato per le strade del centro dando la mano alla mia compagna, senza il solito timore di incontrare qualcuno che conosco o peggio di incorrere in qualche apprezzamento offensivo tipico dell'italiano medio.
Nessuno ha detto nulla.
Sembravano tutti felici e rilassati, forse sotto l'effetto di una nuova droga, ho sentito pochissime lamentele e per la prima volta nessuno mi ha fatto le classiche domande:
Ma a Dublino piove sempre?
Ah l'inglese adesso lo parlerai benissimo!
Ma gli Irlandesi sono degli ubriaconi?
Certo che si mangia di merda in Irlanda.
E cosi' per la prima volta non ho dovuto rispondere e giustificare le mie scelte anche ai conoscenti/sconosciuti.
Al quarto giorno della nostra permanenza per un attimo ho anche pensato di tornare a vivere in Italia. Pasquetta sul lago con gli amici, profumo di carne alla griglia, birretta fresca, risate e discorsoni sul nostro futuro. Ammetto che mi mancano i discorsoni seri con le amiche di sempre. A Dublino ho incontrato tanta gente dal cuore d'oro, con la mentalita' aperta ma con poco spirito critico e autoironia. Gente con cui si puo' parlare di tutto mapoi finisce sempre che ti danno ragione e allora e' come parlare da solo oppure si finisce a parlare del niente.
Al sesto ed ultimo giorno non vedevo l'ora di tornare nella nostra reggia di 40 metri quadrati a Dublino. Pasqua era finita, il traffico e lo smog ritornavano a fare da padroni. Ai sorrisi si sono sostituiti i musi lunghi di chi insoddisfatto ritornava ad un lavoro mai voluto ma necessario, arrivava anche la pioggia, incessante e malinconica mi ricordava che non splende sempre il sole nel Bel Paese e che e' bello essere a casa ma non piu' di quanttro giorni!
Ora sono ritornata a Dublino. Oggi splende il sole e sono stata un paio d'ore a leggere un buon libro (italiano) sul tetto della nostra reggia. Il vicino francese suona la chitarra e la sua ragazza lo accompagna con il flauto, ho messo le birrette in fresca per quando torna Eva...ed ho voglia di tornare al lavoro lunedi'!
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1 commento:
Anche a me succede così...di apprezzare moltissimo le cose italiane, i primi giorni, rendermi conto di quanto mi manchino... ma poi tutti i difetti della societá italiana tornano visibili e deturpano tutto il bello appena ritrovato.
Io vivo da circa 15 anni a Copenaghen. E soltanto ora ho capito e deciso che non si tratta di vivere o là o qui ma di vivere sia qui che là, il più possibile.
Angela Siciliano
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